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Rumori: distinzione delle fattispecie di cui all’art.659 c.p.

La Corte di cassazione – Sez. III – con sentenza n. 32684 del 19 agosto 2024 ha nuovamente chiarito che l’elemento che differenzia tra loro le due autonome fattispecie configurate dall’art. 659 cod. pen. è rappresentato dalla fonte del rumore prodotto: ove esso provenga dall’esercizio di una professione o di un mestiere rumorosi, la condotta rientra nella previsione del secondo comma (attualmente terzo ai sensi di recente novella ex D. Lgs. 10 ottobre 2022 n. 150 del citato articolo per il semplice fatto della esorbitanza rispetto alle disposizioni di legge o alle prescrizioni dell’autorità̀, presumendosi la turbativa della pubblica tranquillità̀; qualora, invece, le vibrazioni sonore non siano causate dall’esercizio dell’attività lavorativa, ricorre l’ipotesi di cui all’art. 659 cod. pen., primo comma, per la quale occorre che i rumori superino la normale tollerabilità e investano un numero indeterminato di persone, disturbando le loro occupazioni o il loro riposo.

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