Rotatorie: una circolare del MIT chiarisce le norme che le regolano
Rotonde, rotatorie o “intersezioni con circolazione rotatoria”, come le definisce il MIT. Proliferano sulle strade italiane da tempo ma ancora il Codice della Strada non fornisce alcuna precisa indicazione in merito al loro utilizzo e la confusione generata fra gli automobilisti è tanta: quando si mette la freccia? Chi ha la precedenza? Si può stare nella corsia più esterna anche se si esce all’ultima uscita? La circolare prot. 6935/23.3.5 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti interviene nel merito dando preziosi chiarimenti.
L’oggetto della circolare riguarda in particolare le “Procedure amministrative per il conseguimento della patente di guida della categoria B”. Le informazioni che ci interessano si trovano al paragrafo 7 “Valutazione di manovre particolari”, che si occupa della prova pratica al fine di rendere coerenti le prove d’esame in ogni parte d’Italia e con qualsiasi esaminatore. Scendendo nei particolari vengono affrontate:
- le manovre di retromarcia;
- l’inversione di marcia;
- le manovre di parcheggio;
- il transito nelle rotatorie a più corsie.
Per le prime tre fattispecie rimandiamo al corpo della circolare, affronteremo qui esclusivamente la quarta: come si percorre correttamente una rotatoria? Innanzitutto qualche precisazione:
- le rotatorie sono intersezioni a tutti gli effetti;
- la manovra di uscita dalla rotatoria è equiparabile ad una svolta;
- laddove non sia apposto il segnale di “dare precedenza” all’ingresso delle rotatorie, passa per primo il mezzo che si sta immettendo poiché viene da destra.
Le situazioni sono poi trattate caso per caso:
- rotatoria ad una sola corsia su strada di accesso su strada ad una sola corsia per senso di marcia: immettendosi ci si tiene vicini al margine destro, si aziona la freccia destra in caso in cui si esca alla prima uscita, altrimenti l’indicatore va azionato appena superato il braccio precedente a quello in cui si svolterà;
- rotatoria a due o più corsie su strada a due o più corsie: in questo caso la materia si fa più ostica ed è necessario distinguere ulteriormente;
- in caso di svolta verso destra: entrando nella rotatoria ci si tiene vicini al margine destro, si aziona all’ingresso l’indicatore di direzione destro se si esce alla prima uscita, se invece si prende un’altra delle uscite (sempre verso destra) l’indicatore va azionato appena superato il braccio precedente a quello in cui si svolterà;
- in caso si prosegua diritti: entrando nella rotatoria ci si tiene vicini al margine destro, a meno che non ci sia traffico intenso (in quel caso si può scegliere una qualsiasi corsia libera, mantenendola poi all’interno della rotatoria), superato il braccio precedente a quello in cui si vuole uscire si attiva l’indicatore di direzione (avendo cura di spostarsi con anticipo sulla corsia più esterna prima dell’uscita, in modo da non tagliare la strada ad altri veicoli);
- in caso di svolta a sinistra: entrando nella rotatoria ci si tiene all’interno della corsia più a sinistra della strada di accesso con l’indicatore di direzione sinistro acceso (come in caso di svolta a sinistra), si circola nella corsia più a sinistra (al centro della rotatoria) e al solito, si accende l’indicatore di direzione superato il braccio precedente a quello in cui si vuole uscire (in caso di traffico intenso al punto da non rendere possibile l’accesso a sinistra ci si tiene sulla corsia di destra).
© RIPRODUZIONE RISERVATA