L’urgenza della sicurezza
di MATTIA GRIECO (da Italia Oggi)
L’ impatto delle morti bianche sul tessuto economico e sociale del Paese è stato discusso nel corso del Cnpr forum “Salute e sicurezza sul lavoro: azioni urgenti per un futuro senza pericoli” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca, che ha visto protagonisti Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia in commissione lavoro alla Camera; Elisa Pirro, senatrice del M5S in commissione bilancio a palazzo Madama; Andrea Volpi, parlamentare di Fratelli d’Italia in commissione lavoro a Montecitorio e Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza verdi sinistra in commissione finanze alla Camera. Nel corso del dibattito, coordinato da Anna Maria Belforte, il punto di vista dei professionisti è stato espresso da Eleonora Linda Lecchi, commercialista e revisore dei conti dell’Odcec di Bergamo: “Come spesso accade si torna a parlare con forza di prevenzione e sicurezza dopo una tragedia. Nel 2023 ci sono state circa 580mila denunce all’Inail delle quali più di mille mortali. A seguito delle ispezioni l’Inail ha riscontrato nello stesso anno un livello di irregolarità del 76,48 % che sale all’85% negli ambiti legati al Superbonus. Come ha detto anche il ministro del lavoro il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere unificante rispetto alle parti sociali. E’ tempo che tutte le parti in causa seggano intorno a un tavolo per concordare una strada che ponga fine a questi drammi”. Le conclusioni sono state affidate a Paolo Longoni, consigliere dell’Istituto nazionale esperti contabili: “L’Italia è al di sotto della media europea per gli incidenti sul lavoro. E’ vero che purtroppo contiamo centinaia di morti e migliaia di feriti ma il problema necessita di interventi più complessivi. Cosa fa l’Unione europea per gli incidenti sul lavoro che ogni anno colpiscono milioni di lavoratori in tutto il continente? La crescita esponenziale degli infortuni ha implicazioni notevolissime in tutto il Paese, in termini economici e sociali. Gli oneri per la sicurezza sono individuati come un costo per i datori di lavoro. Nella logica del profitto ad ogni costo, queste spese sono ritenute denaro buttato. Bisogna sviluppare una cultura della sicurezza.
* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 5 marzo 2024 (In collaborazione con Mimesi s.r.l.)
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