Illegittimo e discriminatorio il limite di età previsto nei concorsi per la polizia locale

Per la giurisprudenza comunitaria è da considerarsi discriminatorio stabilire limiti di età per l’assunzione presso i corpi di polizia, a meno che la differenza di trattamento sull’età sia basata da comprovati elementi scientifici ed organizzativi, a nulla rilevando una eventuale coerenza del bando con le indicazioni previste dall’art. 2 del D.P.R. n. 487/1994 e, in sede decentrata integrativa, l’avere le parti previsto, in ragione della gravosità delle mansioni di Agente della Polizia Locale, di escluderli dai turni serali e notturni al raggiungimento di determinati coefficienti, ottenuti sommando l’età anagrafica a quella del servizio. Sono queste le conclusioni della Cassazione (ordinanza n.27294/2024) che ha confermato la sentenza della Corte di appello sulla discriminazione del limite di età previsto dal concorso.

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