Fondi per integrare i migranti

di  MASSIMILIANO FINALI (da Italia Oggi)

Migliorare l’integrazione dei cittadini provenienti da paesi terzi è lo scopo di un nuovo avviso pubblicato dal ministero dell’interno nell’ambito del Fondo asilo, migrazione e integrazione 2021-2027. L’avviso pubblico multi-azione per la presentazione di progetti stanzia 60 milioni di euro per il supporto al miglioramento della governance multilivello per l’integrazione dei migranti, per la valorizzazione, messa in trasparenza e sviluppo delle competenze, realizzazione individuale, socializzazione e partecipazione, nonché per la promozione della partecipazione attiva dei cittadini migranti alla vita economica, sociale e culturale. In particolare, saranno finanziati piani d’intervento regionali per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi. I soggetti proponenti dovranno presentare i progetti usando esclusivamente il sito internet predisposto dal ministero dell’interno all’indirizzo https://portaleservizi.dlci.interno.it/fondiFami/#/auth/login entro e non oltre le ore 16 del giorno 31/12/2024. Enti locali partner Sono ammesse a presentare proposte progettuali, in qualità di capofila di soggetto proponente unico o capofila di soggetto proponente associato, esclusivamente le regioni ordinarie, le regioni a statuto speciale e le province autonome. Ogni soggetto è chiamato a presentare un’unica proposta progettuale. Nell’intento di promuovere la costituzione di qualificate partnership territoriali, che risultino coerenti con gli obiettivi e la tipologia degli specifici interventi programmati, i progetti possono prevedere la partecipazione di diverse tipologie di soggetti, in aggiunta al capofila. A tal fine, sono ammessi a partecipare alla presentazione di proposte progettuali, in qualità di partner, gli enti locali, gli enti del terzo settore, altre associazioni ed enti pubblici. Gli organismi di diritto privato coinvolti in qualità di partner devono svolgere le attività progettuali senza scopo di lucro. Obiettivo capitalizzare i risultati Il bando intende promuovere la realizzazione di piani d’intervento regionali per l’integrazione dei cittadini di paesi terzi, anche per capitalizzare i risultati ottenuti e le buone prassi emerse nell’attuazione degli interventi afferenti precedenti avvisi. L’obiettivo è pertanto sostenere l’azione coordinata e coerente delle politiche di integrazionee inclusione, consolidando il sistema di governance multilivello che valorizza il ruolo e le competenze delle regioni/province autonome e degli enti locali e promuovendo il principio di universalità nell’accesso ai servizi, anche in considerazione della peculiarità delle sfide che ogni territorio deve affrontare. Gli interventi dovranno offrire risposte mirate ai bisogni dei cittadini dei Paesi terzi, con particolare attenzione alle fasce più vulnerabili e integrare l’ottica di genere, anche con misure specificatamente rivolte alle donne migranti. Le azioni dovranno essere articolate a partire da un approccio integrato, in un’ottica di raggiungimento dell’autonomia, anche con misure di supporto all’inclusione socio-lavorativa. Le attività progettuali, fatta salva ogni diversa e successiva comunicazione, dovranno avere una durata non superiore a 5 anni. Ciascun progetto potrà ambire a ottenere un contributo fisso di 850 mila euro, a cui si somma un contributo variabile, derivante dal rapporto tra lo stanziamento residuo per ciascuna azione e il numero dei cittadini di paesi terzi regolarmente soggiornanti in ciascuno dei territori interessati.

* Articolo integrale pubblicato su Italia Oggi del 10 novembre 2023 (In collaborazione con Mimesi s.r.l.)

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