Consiglio di Stato: consumo sul posto negli esercizi di vicinato
Il Consiglio di Stato accoglie il ricorso di una titolare di un esercizio di vicinato sanzionata per aver utilizzato, per il consumo sul posto, piani di appoggio con sedute abbinate.
L’organo amministrativo ritiene che “per l’interpretazione accolta di <<servizio assistito>> è del tutto irrilevante la predisposizione degli arredi all’interno del locale, poiché, in assenza di personale ai tavoli, non è impedito che il mero consumo in loco del prodotto acquistato possa avvenire servendosi materialmente di suppellettili ed arredi, anche dedicati, presenti nell’esercizio commerciale, ossia in primis tavoli e sedie, ma a rigore anche tovaglioli o stoviglie, la cui generale messa a disposizione per uso autonomo e diretto di per sé non integra un servizio di assistenza al tavolo, ben potendo essere utilizzati anche dagli acquirenti che decidano di non fermarsi nel locale.
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