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Codice Antimafia: la riforma pubblicata in Gazzetta
Legge 17/10/2017, n. 161: modifica del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione (d.lgs. n. 159/2011)
Pubblicata in Gazzetta Ufficiale 4 novembre 2017, n. 258 la Legge 17 ottobre 2017, n. 161 di riforma del Codice antimafia, entrerà in vigore dal 19 novembre prossimo.
L’obiettivo della riforma è velocizzare le misure di prevenzione patrimoniale, rendere più trasparente la scelta degli amministratori giudiziari, ridisegnare l'Agenzia per i beni sequestrati e include corrotti, stalker e terroristi tra i possibili destinatari dei provvedimenti. E’ passato anche un ordine del giorno che impegna il governo a rivedere l'equiparazione mafioso-corrotto.
Le novità della legge interessano anche alcuni aspetti del codice penale e di rito o alcune disposizioni di attuazione del codice di procedura penale, fino alla responsabilità amministrativa da reato degli enti e alla confisca allargata. La legge n. 161/2017 contiene anche una delega al Governo per la tutela del lavoro nelle aziende sequestrate e confiscate.
Il nuovo impianto normativo voluto dal legislatore è proprio quello delle misure di prevenzione, che assumono un ruolo decisivo per la lotta e il contrasto alla criminalità economica.
In sintesi le modifiche più significative introdotte dalla legge:
- ampliata la platea dei soggetti destinatari delle misure di prevenzione personali e patrimoniali: vi rientrano anche gli indiziati del reato di assistenza agli associati e di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro la pubblica amministrazione, terrorismo, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e stalking;
- trattazione prioritaria del procedimento di prevenzione patrimoniale;
- adozione delle misure di prevenzione: la competenza passa dal tribunale del capoluogo di provincia al tribunale del distretto;
- istituzione in sede distrettuale di sezioni o collegi giudicanti specializzati per le misure di prevenzione;
- limiti alla possibilità di eccepire l'incompetenza territoriale e l’incompetenza dell'organo che propone la misura;
- modifiche al procedimento di applicazione delle misure di prevenzione;
- revisione della disciplina dell'amministrazione giudiziaria e dettagliata regolamentazione del controllo giudiziario dell'azienda;
- nuove norme per garantire la trasparenza nella scelta degli amministratori giudiziari: è prevista la rotazione negli incarichi e la delega al Governo per disciplinare le incompatibilità dell'amministratore giudiziario e del curatore nelle procedure concorsuali;
- nuove disposizioni in tema di sgombero e liberazione di immobili sequestrati;
- forme di sostegno per consentire la ripresa e la continuità produttiva delle aziende sequestrate e misure a tutela dei lavoratori;
- conferita delega al Governo per la disciplina delle aziende sequestrate e confiscate sottoposte ad amministrazione giudiziaria, al fine di favorire l'emersione del lavoro irregolare, contrastare l'intermediazione illecita e lo sfruttamento del lavoro, e consentire l'accesso all'integrazione salariale e agli ammortizzatori sociali;
- rivista la disciplina sulla tutela dei terzi di buona fede nei procedimenti di prevenzione;
- nuove norme volte a riorganizzare e potenziare l'Agenzia nazionale per i beni confiscati;
- prevista l’estensione della c.d. confisca allargata, assimilata alla disciplina della confisca di prevenzione antimafia.
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