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Divieto e limiti di sosta: interviene la Consulta
Corte Costituzione, sentenza 30/5/2018, n. 111: trattamenti sanzionatori sproporzionati
Il fatto. Il Giudice di Pace di Verona ha sollevato questione di legittimità costituzionale, in riferimento all’art. 3 Cost., dell’art. 7, comma 15, C.d.S., secondo il quale vi è la sanzione da 25 a 100 euro per ogni periodo per il quale la violazione si protrae, in caso di protrazione della sosta limitata o regolamentata. Secondo il Giudice rimettente vi è una sproporzione tra il trattamento sanzionatorio della protrazione dell’illecito della sosta vietata (per il quale è prevista una sanzione amministrativa compresa tra 41 e 169 euro, comminabile per ogni periodo di 24 ore) e quello previsto per la protrazione della sosta limitata o regolamentata per un tempo anche inferiore alle 24 ore, in quanto «sarebbe eccessiva e irragionevole per la maggior gravità della violazione del divieto di sosta rispetto a quello della sosta regolamentata».
La Corte costituzione ha ritenuto infondata la censura di incostituzionalità. La durata del periodo della sosta limitata o regolamentata, previsto dalla norma censurata, è stabilità dai regolamenti comunali. Aggiunge la Corte che «per sosta limitata si intende quella entro un limite massimo di durata, normalmente un’ora o tre ore, misurata tramite disco orario, per sosta regolamentata si intende la sosta soggetta a regime tariffario, la cui durata è predeterminata dall’utente con il pagamento della tariffa per il periodo prescelto». Inoltre «può ritenersi che il periodo di protrazione della violazione, che consente la reiterazione della sanzione, non si riferisca alla sosta autorizzata per il periodo determinato dal pagamento effettuato dall’utente o indicato nel disco orario esposto».
Di conseguenza non è la concreta specifica limitazione del disco orario o della regolamentazione tariffaria selezionata dall’utente a determinare il periodo oltre il quale deve essere irrogata la sanzione, «bensì la protrazione oltre la fascia oraria della sosta limitata o regolamentata, cioè oltre il complessivo periodo fissato dai regolamenti comunali per l’operatività di tali limitazioni».
Secondo la Corte Costituzionale le violazioni in questo senso saranno sicuramente più gravose rispetto alla relativa violazione del divieto di sosta, ma non sproporzionate in quanto «mentre la sanzione per la protrazione del divieto di sosta permanente può essere reiterata ogni ventiquattro ore, quella relativa alla sosta limitata o regolamentata è irrogabile alla fine di ogni fascia oraria, verosimilmente due volte al giorno in caso di due fasce di regolamentazione giornaliere».
Consulta la sentenza n. 111/2018, Corte costituzionale
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