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Animali da circo costretti in gabbia: è stato di sofferenza ex art. 727 C.P.
La Corte di Cassazione, con Sentenza 46144/2016, chiarisce che lo stato di sofferenza indicato dall'art. 727 C.P. va contestualizzato e riferito ad esseri viventi diversi dall'uomo, per i quali può prescindere dal dolore e riguardare la frustrazione di esigenze primarie, come la possibilità di muoversi più o meno liberamente.
La Corte di Cassazione chiarisce che lo stato di sofferenza indicato dall'art. 727 C.P. va contestualizzato e riferito ad esseri viventi diversi dall'uomo, per i quali uno stato di sofferenza può prescindere dal dolore, fisico o morale, e riguardare la frustrazione di esigenze primarie, come il cibo e l'acqua o la possibilità di muoversi più o meno liberamente in un ambiente tollerabile.
E' dunque vano pretendere, come vorrebbe il ricorrente, la prova della sofferenza fisica degli animali, che invece può essere integrata e ritenuta sussistente sulla scorta dalle particolari condizioni ambientali del luogo e dalle reazioni degli stessi esemplari, volta per volta considerati.
Consulta la Sentenza della Corte di Cassazione del 3.11.2016 n. 46144
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