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Resistenza a pubblico ufficiale: condanna per reazione violenta durante l'accertamento
Condannato per il reato ex art. 337 C.P. l'imputato che, durante un'operazione di controllo di documenti e titoli di viaggio, reagisce in modo violento nel tentativo di opporsi, strattonando l'accertatore per l'uniforme al punto di strapparla, e facendo cadere a terra l'incaricato nell'esercizio delle sue funzioni. Lo conferma la Corte di Cassazione con la Sentenza 46610/2016

Va condannato per il reato previsto e punito dall'art. 337 C.P. l'imputato che, durante una operazione di controllo di documenti e titoli di viaggio, reagisce in modo violento nel tentativo di opporsi al controllo, strattonando il controllore per l'uniforme, al punto di strapparla, e fare cadere a terra l'incaricato nell'esercizio delle sue funzioni (nel caso in oggetto, un capotreno).
La tesi difensiva - evidenziano i giudici della Suprema Corte -  secondo cui l'imputato non avrebbe inteso opporsi all'atto del capotreno, ma semplicemente riappropriarsi dei documenti, stante l'approssimarsi della fermata dove doveva scendere, risulta destituita di fondamento, alla stregua della descritta dinamica e della immediatezza del controllo in atto, che avrebbe richiesto pochi attimi (non senza aggiungere che il treno ancora doveva raggiungere la stazione).
Leggi la Sentenza 7.11.2016 n. 46610 della Corte di Cassazione


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