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Istituzione del Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale: 31 gennaio il termine per inviare i dati a riguardo delle persone trattenute, fermate o arrestate
La nota prot. 250 del 27.1.2017 informa a riguardo dell’istituzione del Garante e dei suoi poteri e funzioni. Entro il 31 gennaio di ogni anno si dovrà dare conto del numero delle persone trattenute, fermate o arrestate o in qualche modo private delle libertà personale durante gli ultimi 12 mesi
Con il Decreto Legge 23 ottobre 2016 n. 146, convertito in legge 21.02.2014 n. 10, è stata istituita la figura del “Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale”. Il provvedimento si inserisce all’interno di una serie di misure a tutela dei diritti fondamentali dei detenuti.
Secondo il D.L. 146/2013, art. 7, c. 5, questi sono compiti e concessioni del Garante Nazionale:
“In tale contesto”, si legge all’interno della nota di presentazione del Garante prot. 250 emessa in data 27.1.2017, “chiedo inoltre la cortesia di trasmettere, entro il 31 gennaio di ogni anno, all'indirizzo email segreteria@garantenpl.it. il numero delle persone trattenute, fermate o arrestate, transitate nelle eventuali camere di scurezza di disponibilità del Comando in indirizzo o in altro luogo ove si sia concretizzata la pur temporanea privazione della libertà.” I dati richiesti confluiranno nella Relazione annuale al Parlamento che l’ufficio del Garante è tenuto a redigere.
In chiusura si dà notizia delle prime nomine del Collegio che costituisce il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. I primi nominati sono il Prof. Mauro Palma (Presidente), l'Avv. Emilia Rossi e la Dr.ssa Daniela De Robert (Componenti).
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