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Elementi probatori della detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio
Corte di Cassazione, Sentenza n. 27090/2017: non basta la quantità di stupefacente rinvenuto per provarne la detenzione ai fini di spaccio, assumendo rilievo molti altri elementi accessori
Non basta il ritrovamento di un grande quantitativo di stupefacenti durante una perquisizione per provarne la detenzione ai fini di spaccio. Ad esempio, non bastano 46 grammi di hashish e 67 di marijuana, che eccedono di gran lunga la dose massima giornaliera prevista dalle tabelle ministeriali, accuratamente occultati in due luoghi differenti, per provare che il loro possessore sia uno spacciatore.
Lo ricorda la Corte di Cassazione, evidenziando quali altri elementi manchino a completare il quadro: somme di denaro o materiali e strumenti idonei al confezionamento delle dosi, ad esempio. Inoltre l’imputato avrebbe fornito una spiegazione credibile e accettabile secondo i giudici. Quale? Gli stupefacenti sarebbero stati utilizzati al fine di seguire una personale terapia di disintossicazione dalla cocaina.
Consulta la Sentenza n. 27090/2017, Corte di Cassazione
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