Il passaggio col rosso di uno dei conducenti coinvolti nello scontro può essere ritenuto causa esclusiva del sinistro mentre può essere giudicata irrilevante, quale eventuale concausa del sinistro, l'eccessiva velocità del veicolo favorito dal verde sebbene il conducente di tale mezzo sia stato sanzionato per tale infrazione - Corte di Cassazione, sez. III civ., 18/3/2014, n. 6200
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È illegittima la deliberazione consiliare recante disposizioni per la valorizzazione del commercio negli ambiti del tessuto urbano consolidato, nella parte in cui vieta linsediamento nel centro storico del comune di esercizi per il commercio al dettaglio di articoli per adulti (sexy shop) - T.A.R. Lombardia - Brescia, sez. II, 7/5/2014, n. 480
Confermato dal MIT che le strade private di uso pubblico, ancorchè non censite, sono soggette alle norme del codice della strada e solo il comune è titolato a disciplinarvi la circolazione e ad apporre la relativa segnaletica - Parere MIT 18/3/2014, prot. 1340
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con parere del 25/3/2014, prot. 1438, precisa le modalità di impiego del logo EXPO sulla segnaletica verticale per itinerari verso il luoghi della manifestazione
La condotta gravemente colposa delle vittime (uscita in retromarcia e a fari spenti da una piazzola di sosta) non esclude un addebito di colpa per il conducente che, circolando ad una velocità di molto superiore a quella consentita, si è scontrato con la vettura che stava effettuando l'imprudente manovra - Corte di Cassazione, sez. III penale, 25/3/2014, n. 13969
Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti torna sul tema dei dissuasori di velocità, meglio conosciuti con il nome di Speed-check o Velo-Ok, rispondendo ad alcuni quesiti - Parere MIT 8/4/2014, prot.1638; Parere MIT 18/4/2014, prot. 1870
In tema di reati di guida in stato di ebbrezza alcolica, ove le circostanze aggravanti di cui rispettivamente ai commi 2 bis e 2 sexies dell'articolo 186 concorrano con l'ipotesi di cui al comma 3 dell'articolo 186bis, in applicazione di quanto previsto dall'articolo 63, co. 4 c.p., dovrà essere inflitta il doppio della pena prevista dall'articolo 18 6bis, co. 3, al quale il giudice può apportare un aumento sino ad un terzo - Corte di Cassazione, sez. IV penale, 28/4/2014, n. 17805