Assistente di Polizia penitenziaria chiede il risarcimento dei danni a suo dire riconducibili ad una complessiva attività vessatoria subita, fra il 2008 e il 2012, nellambito della propria attività lavorativa. Il Consiglio di Stato, con sentenza del 21/9/2015, stabilisce che il diritto al risarcimento danni da mobbing sorge soltanto in presenza di una condotta vessatoria. Per cui solo dopo che la sussistenza di questultima sia stata provata, si può procedere a verificare se la stessa abbia provocato una lesione della salute psicofisica del dipendente.
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E' onere di colui che esercita l'attività accertarsi del rispetto dei limiti imposti dalla legge e dai regolamenti con la conseguenza che non è possibile riconoscere alcuna efficacia scusante alla mancata conoscenza della normativa in materia nonché all'assenza di qualsivoglia volontà di recare disturbo - Corte di Cassazione penale, 23 settembre 2015, n. 38523
Decreto 11 settembre 2015 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: Modifiche al decreto 9 luglio 2013 recante: «Disposizioni di applicazione del decreto 2 agosto 2005 n. 198 in materia di autorizzazioni internazionali al trasporto di merci su strada».
Pubblicato in G.U. il decreto ministeriale 20 gennaio 2015 che modifica il decreto 29 luglio 2003 concernente i programmi dei corsi per il recupero dei punti della patente di guida
Conducente di un veicolo viene tamponato e a seguito dell'incidente non riesce ad accertarsi dell'identità del responsabile e a prendere il numero di targa. La Corte di Cassazione, con sentenza del 18/9/2015, afferma che è da escludere che possano imporsi al danneggiato indagini particolarmente complesse o onerose, (non occorre che diventi un investigatore privato), purché egli abbia tenuto un comportamento di normale diligenza.
Il pannello luminoso deve rispettarele disposizioni generali dell'art. 23 c.d.s. e dell'art. 50 del regolamento, tenendo presente che la definizione dei parametri tecnici per l'illuminazione delle infrastrutture viarie è in capo alle singole Regioni che generalmente richiamano note tecniche e di sicurezza italiane ed europee - Parere MIT, 6/7/2015, prot. n. 3275
Il TAR Lazio, con sentenza del 16/9/2015, n. 616, riconosce la competenza dei comuni sugli orari di apertura delle sale giochi ma i relativi provvedimenti devono fondarsi su istruttorie adeguate e rispettare il principio di proporzionalità.