Il reato di cui all’art. 256, comma 2, d.lgs. n. 152 del 2006, può essere commesso dai titolari di impresa o responsabili di enti che abbandonano o depositano in modo incontrollato non solo i rifiuti di propria produzione,... [continua a leggere]
Ambiente
Il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare comunica che il modello di dichiarazione ambientale, allegato al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 dicembre 2018, pubblicato nel Supp... [continua a leggere]
La contravvenzione di inosservanza delle prescrizioni contenute o richiamate nelle autorizzazioni, prevista e punita dall'art. 256, comma 4, d.l.gs. 3 aprile 2006, n. 152, è reato formale di pericolo, il quale si configura i... [continua a leggere]
La Corte di Cassazione I sez. pen. con la sentenza n. 44528 ha riaffermato che l’art. 434 CP (disastro innominato) è ancora vigente. Il legislatore del 2015, intatti, introducendo la più dettagliata fattispecie di "dis... [continua a leggere]
Il Servizi Studi del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati ha diffuso il Dossier 175/2 sul decreto "Misure urgenti per il rispetto degli obblighi previsti dalla direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell'aria e pr... [continua a leggere]
La differenza tra la disciplina posta dall’art. 242, d.lgs. n. 152 del 2006, che prevede in capo al responsabile dell’inquinamento l’obbligo di porre in essere le procedure operative e amministrative finalizzate a prevenire i rischi di inquinamento (comma 1) e ad attuare gli interventi di bonifica e di messa in sicurezza (comma 7), e quella posta dal successivo art. 245, che prevede una mera facoltà di porre in essere tali procedure in capo agli altri soggetti interessati, ivi compreso il proprietario o il gestore dell’area, non responsabili dell’inquinamento, fermo restando l’obbligo di costoro di “attuare le misure di prevenzione” di cui all’art. 240, comma 1, del medesimo d.lgs. n. 152 del 2006, si spiega in quanto l’obbligo di bonifica dei siti contaminati grava sul responsabile dell’inquinamento in base al principio “chi inquina paga” e non sul proprietario o il gestore dell’area, non responsabili dell’inquinamento, in capo ai quali non è configurabile una sorta di responsabilità oggettiva. (continua)
L'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) ha pubblicato l'edizione 2019 del Rapporto sul Danno Ambientale in Italia. Il Rapporto si sviluppa attraverso la ricostruzione dei casi di danno ambienta... [continua a leggere]