Focus del Viminale sul fenomeno dei furti ai distributori di carburante
La direzione centrale della Polizia Criminale del dipartimento della Pubblica Sicurezza in un report realizzato dal Servizio analisi criminale nell’ambito di un focus generale sulla delittuosità predatoria, ha analizzato l’andamento dei furti agli accettatori di banconote presso i distributori di carburante nel 2019 e 2020 sul territorio nazionale.
Lo studio ha evidenziato come mentre durante il primo lockdown, con le forti limitazione degli spostamenti e il blocco completo della circolazione, il numero dei furti abbia subito un sensibile decremento – con picchi ad aprile per i furti in generale e a maggio per quelli agli accettatori di banconote – con la progressiva riduzione delle limitazioni si è registrato un graduale incremento della criminalità predatoria sino ad avvicinarsi al trend dell’anno precedente per i furti in generale e addirittura a superarlo per i furti agli accettatori di banconote.
In particolare, è emerso che:
- nel 2020 i furti in generale risultano sensibilmente inferiori rispetto a quelli commessi nell’anno precedente con un calo del 32,9% (719.020 casi rispetto ai 1.071.776 del 2019);
- i furti agli accettatori di banconote presso i distributori di carburante fanno registrare, invece, solo una lieve flessione pari a -5,2%, (1.593 i delitti commessi nel 2019 a fronte dei 1.510 del 2020).
L’analisi del Servizio si è anche soffermata su aspetti qualitativi del fenomeno, evidenziando a livello territoriale come per entrambe le annualità i valori assoluti mostrano un numero di furti più consistente al nord Italia e nella capitale. In particolare le due regioni maggiormente colpite sono Emilia Romagna e Veneto, seguite da Trentino Alto Adige, Umbria e Abruzzo.
L’approfondimento ha ulteriormente confermato l’interesse attuale e rilevante da parte della criminalità per un tipo di delitto altamente reddituale con tempi ridotti e che, in un periodo di difficile congiuntura economica, consente la disponibilità immediata di denaro contante.
Fonte:www.interno.gov.it
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