Infiltrazioni mafiose: nuove procedure di monitoraggio dal Ministero dell’Interno

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale  dal Ministero dell’Interno il Decreto 21 marzo 2017, che individua procedure utili per il monitoraggio di insediamenti e infrastrutture sensibili, al fine di prevenire l’infiltrazione mafiosa in strutture nevralgiche.

Il Decreto individua innanzitutto quelli che sono definiti “dati sensibili” agli scopi che il documento si prefigge. Essi sono elencati all’art. 1 e comprendono le informazioni riguardanti:

  • le aree territoriali su cui sono realizzate le infrastrutture;
  • il tipo di lavori effettuati e le imprese che li eseguono;
  • le procedure relative agli appalti attraverso i quali sono assegnati i lavori;
  • gli assetti societari delle società che eseguono i lavori;
  • le rilevazioni effettuate sui cantieri, in merito anche a mezzi e personale impiegato durante i lavori.

I soggetti incaricati del monitoraggio

L’articolo 2 del Decreto individua i soggetti incaricati di raccogliere e trasmettere le informazioni di cui sopra. Questi dovranno collaborare tra loro, nei limiti dalla legge. Rientrano nel novero dei soggetti incaricati del monitoraggio i Ministeri dell’Interno, dei Trasporti e dell’Economia, l’ARAN, le prefetture-uffici territoriali e tutte le forze di polizia. Compresi anche Regioni, Province, Enti Locali e Comuni.

L’operato dei soggetti di cui sopra, è coordinato da un comitato istituito presso il Ministero dell’Interno. A suo capo saranno posti un prefetto (presidente), un dirigente della Polizia di Stato e un viceprefetto (vicepresidenti) e vari rappresentati scelti fra le entità sopraelencate (dall’ARAN ai Ministeri).

Consulta il Decreto 21 marzo 2017 del Ministero dell’Interno

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