Se l'induzione a compiere o subire atti sessuali si realizza traendo in inganno la persona offesa attraverso la falsa attribuzione di qualifica che consiste nel simulare la qualità di pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio, si risponde dei reato di cui all'art. 609 bis C.P. aggravato dall'art. 609 ter C.P. Lo chiarisce la Corte di Cassazione con Sentenza 47848/2016
Non è configurabile il reato previsto ex art. 187, c. 8, C.d.S. per rifiuto dell'accertamento nel caso in cui il soggetto alla guida di un'autovettura rifiuti un tipo di prelievo (p.es. il prelievo ematico), acconsentendo ad altro prelievo di liquidi biologici (p.es. il prelievo delle urine), sufficiente a dimostrare l'assunzione dello stupefacente. Lo sancisce la Cassazione con Sentenza 43864/2016
Il Senato ha approvato definitivamente, nella seduta di ieri pomeriggio il ddl n. 2595 di conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 193/2016
In caso di accertamento di visione notturna e visione binoculare alterate, non sussistono i requisiti minimi visivi richiesti dall'art. 325 D.P.R. n. 495/1992 nè la possibilità di rilascio della patente speciale (come espressamente previsto dall'art. 325 c. 4 D.P.R. n. 495/1992). Lo chiarisce il TAR Lazio con Sentenza 11379/2016
In vigore dal 22.11.2016 la Legge n. 209/2016 di "Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica d'Austria in materia di cooperazione di polizia, fatto a Vienna l'11 luglio 2014"
La Corte di Giustizia UE, Grande Sezione, con sentenza 15.11.2016 (causa n. C-258/15) interviene sullinterpretazione dellart. 2, par. 2, dellart. 4, par.1, e dellart. 6, par. 1, lett. c), della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27.11. 2000 - che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro - e conferma lassenza di profili di contrasto del limite correlato alletà anagrafica
Trasferimento di esercizio commerciale preesistente: non si applicano le norme sulle distanze minime
Le norme sulle distanze tra gli esercizi commerciali vanno rispettate nel caso di apertura di nuovi esercizi capaci di alterare il rapporto esistente tra negozi dello stesso genere nella zona in cui vengono insediati, ma non trovano applicazione nel caso in cui si tratti di un semplice trasferimento di esercizio preesistente: lo sancisce il Consiglio di Stato con Sentenza 4695/2016